La classe 2A scrive al quotidiano "L'Adige" - 9 dicembre 2011

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L'Italia di Macchiavelli uguale a quella attuale

Leggendo, durante l’ora di letteratura, un passo tratto da “Il Principe” di Niccolò Machiavelli, ci siamo accorti quanto la situazione descritta dall’autore corrisponda quasi perfettamente a quella attuale in Italia e all’estero. Eppure è un saggio scritto nel RINASCIMENTO! Vi invitiamo a leggerlo con noi per imparare come le persone capaci possano prevenire o evitare i peggiori disastri. Ecco il testo di seguito:
[…] So bene che sono molti quelli che considerano le vicende del mondo rette dalla fortuna o da Dio, e che ritengono gli uomini incapaci di frenare o di piegare gli eventi a loro volere; e per questo si potrebbe pensare che non serve affaticarsi molto nelle cose, e che tanto vale lasciarsi governare dal caso. Tale opinione ha avuto molto successo in questi tempi, a causa dei grandi rivolgimenti e mutamenti politici, superiori ad ogni umana previsione, che si sono visti e si vedono tutti i giorni. Anch’io, meditando su simili fatti, ho qualche volta dato peso a quest’interpretazione del reale; e tuttavia, per non arrivare a negare il nostro libero arbitrio e la nostra possibilità di azioni, e che a noi uomini lasci governare l’altra metà. La fortuna è come uno di quei torrenti ingrossati dalle acque che tracimano, allagando le piane, abbattendo alberi e case, portando terra dove non c’era e in altri luoghi asportandola: tutti fuggono davanti alla furia di questi torrenti, e cedono al loro impeto distruttivo senza avere possibilità di resistergli. È però vero che gli uomini, quando i fiumi sono in periodo di quiete o di magra, possono provvedere con argini e ripari, in modo che, quando si verifica la piena, l’acqua viene dirottata in canali appositi, e la sua azione non è più senza freni e dannosa. Nello stesso modo succede per la fortuna. Essa mostra tutta la sua terribile potenza dove non c’è capacità umana preparata a resisterle, e dirige la sua azione impetuosa dove sa che non ci sono argini e ripari in grado di frenarla. Se voi considerate l’Italia, che è il luogo e l’origine di questi grandi mutamenti politici, vi renderete conto che è come una campagna senza argini e senza alcun riparo. Se fosse stata salvaguardata dall’opera di uomini oculati – come è accaduto nell’Impero germanico, o nei regni di Spagna e di Francia – la piena non avrebbe provocato conseguenze così gravi ed effetti così disastrosi, o addirittura non si sarebbe verificata […]